domenica 30 aprile 2017

Nihil male qui ... cor

Nihil male qui minime dixit
Nihil male qui nihil fecit ...

Quando si sposò Gennaro venne a Grosseto dall'Argentario, si stabilì' nella casa della suocera a Grosseto, perché' in questo modo era più' agevole essere di aiuto alla ottuagenaria vecchia madre della consorte.
L'altro figlio abitava con la moglie in una zona poco oltre via Emilia.
Non sapeva se è quando sarebbe tornato nella casa di Porto Santo Stefano.

Il provveditorato scolastico lo aveva assegnato ad un scuola di Orbetello, dopo che il Liceo della stessa cittadina lo aveva caldamente indotto a trasferirsi a Grosseto.

Nel frattempo, mentre lui mattina era nella scuola di Orbetello, il fratello della Moglie, Anna, a sua insaputa aveva convinto Suocera e Moglie a vendere i fabbricati appartenenti alla anziana Madre e dividerli tra i figli, con un cospicuo conguaglio per il figlio.

Gennaro avvertiva quanto fosse forte l'ascendente di questo specie sulla Madre e come, pur avendo lasciato la casa materna nel 1982, secondo quanto mi consta senza restituire le chiavi di casa a Edvige, la Madre, poco dopo la morte del Padre, assai di rado tornava a far loro visita, accettando presumibilmente di fermarsi a pranzo senza ma ricambiare questa pratica, anche per il futuro.

Solo una volta avrebbe accompagnato la Madre nella nuova casa costruito in gran parte con capitali della di lui moglie, operatrice sanitaria, e della di lei sorella, medico, scattando foto che avrebbe esibito come prova della buona salute della Madre, in quel periodo curata dalla Figlia e dal marito, prima di un lungo periodo di allettamento successivo ad una caduta nell'Aprile 2008.

Prima di allora Edvige aveva frequentato mattina e pomeriggio la chiesa del Sacro Cuore, dedicandosi alla catechesi dei giovanissimi sotto la guida di vari sacerdoti, ma dopo che si era ritirata in casa, salvo periodiche visite del confessore Padre Gaetano, nessuno di era fatto vivo di persona o a telefono, eccetto una volta tre Donne impegnate nel volontariato.

Tra Gennaro e questo ambiente ecclesiastico non c'erano rapporti di conoscenza personale, tranne che con Padre Felice Vinci, trasferito a Bologna da anni, sebbene nel passato vi fossero stati contatti epistolari unilaterali, quando lo stesso Gennaro aveva spedito alla Chiesa del Sacro Cuore una lettera ricevuta dalla Segreteria di Stato del Vaticano contenente espressioni lusinghiere  e una speciale benedizione 
Apostolica.

Durante quattro anni fino al Giugno 2012 la Madre era stata curata dalla Figlia e dal genero, Gennaro, senza nessun intervento da parte del figliolo e sua moglie e senza che ma fossero stati attuati tentativi di auto isolamento.
Anzi tutta la famiglia aveva diradato se non annullato le visite, limitandosi a poche telefonate e delegando ogni cura ad Anna e Gennaro.
Lo dimostra il fatto che il figliolo aveva continuato le sue sporadiche visite per descrivere solo i problemi personali per la cura delle case appartenenti quasi tutte alla moglie e per curare ritocchi alla proprietà' terriere acquisita a suo tempo con l'accordo sulla divisione e vendita dei beni materni realizzata al tempo in cui Gennaro insegnava a Orbetello.

Il figliolo della Maestra Edvige quando Gennaro era arrivato in casa da sposo di Anna Maria aveva detto che non gradiva telefonate, e per questo Gennaro, lungi dal voler entrare in autarchica competizione don un individuo che ostentava una specie di splendido isolamento con quel docente di matematica che non gli rivolgeva quasi mai la parola, aveva giocoforza consentito che le comunicazioni fra lui e Edvige avvenissero telefonicamente fra i due, senza certo augurarsi d che il figliolo si inventasse di dover prenotare le sue rare visite alla Madre per parlarle della manutenzione delle case della moglie e del suo rigoglioso orto di tutto attrezzato.

Lui telefonava a casa a quella ora di sera in cui non si dovrebbe fare, fra le nove e le dieci, parlava con Anna, poi si faceva telefonare da Edvige, col telefonino, realizzando a costo zero il suo progetto, di informarsi di qualsivoglia cosa senza scomodarsi dalla taverna della sua villetta.

Quando Anna ha avuto problemi di salute, fra i giorni 11 e 24 Aprile 2012, con ricovero al Misericordia di Grosseto, e con altro ricovero il 4 giugno con conseguente intervento chirurgico nel reparto di Andrea Coratti, il figlio di Edvige pur avendo effettuato una delle sue visite a casa di Anna e della Madre e pur avendo, sempre verso le dieci di sera, parlato con me a Giugno, prima dell'intervento di Anna al colon e pochi minuti dopo con Anna in ospedale, che non credo affatto abbia mai negato il suo aiuto nella circostanza specifica e che meno che mai ne abbia ricevuto plausibile proposta, non ha mai umanamente offerto sia alla Madre sia ad Anna nessun genere di conforto, di aiuto, di collaborazione di qualsivoglia genere.

In compenso si è' palesato come l'avversario più' accanito per Gennaro, marito di Anna, che da quando è' venuto ad abitare nella casa prima di Edvige e poi della Moglie, Anna Maria, non ha risparmiato le sue forze per aiutare le due Donne in ogni circostanza, e tutto sommato anche per aiutare il figliolo, che per realizzare le sue voglie di autonomia personale, professionale e coniugale, non mi pare sia stato vicino alle esigenze di Edvige e Anna.

Quando Edvige si sentì' male, il 29 giugno del 12', erano quasi 25 giorni che continuavo la sua assidua assistenza a Edvige, senza essere contattato mai dal figliolo e senza trascurare affatto di visitare mattina e sera Anna in ospedale.

Gennaro non aveva idea di quando Anna sarebbe stata dimessa, il prof Coratti gli aveva dello ...a giorni.
Ma purtroppo proprio tra il 22 e il 29 Giugno insorse una setticemia che mise in pericolo la stessa vita di Anna.
Il 29 Giugno mi rivolsi al 118 per Edvige, che fu portata il ospedale al pronto soccorso verso le 15...
La sera stessa Anna ed io avvertimmo il fratello e la mattina stessa mi dissero che Edvige non era più' al pronto soccorso ma era stata trasferita a Castel del Piano, nosocomio secondo me non attrezzato per le cure specifiche necessarie a mia Suocera.

All'Ospedale di Grosseto non furono rilevate ecchimosi o traumi, e nemmeno presenza di fondotinta, cosmetico che permane non più' di 24 ore sulla pelle, e tuttavia dopo 5 gg a Castel del Piano, cosa per me incongrua, furono rilevate cose del genere e furono anche svolte interviste a mio parere irregolari o a Edvige, che non avendo spontaneamente chiesto colloqui con il figlio da solo, e non essendo in grado di rispondere, come rilevato dai Medici, non era proprio in grado di coinvolgere la persona che per anni la aveva assistita, accompagnata, a cui Ella stessa scriveva gli Auguri negli onomastici, nei compleanni, a Pasqua e a Natale ...


quella stessa persona a cui aveva concesso la mano della Figlia in una sera di Gennaio, che la accompagnava all'Amiata in Estate , dal cardiologo dott d'Alonzo, dalla dott.ssa Batignani, medico di famiglia, in Chiesa, sempre accompagnati anche da Anna.

Dopo Castel del Piano Edvige fu portata all' Ospedale di comunità'. Di Grosseto e qui mori' il 17 Luglio 2012 ...

Anna dopo tre mesi al Misericordia di Grosseto fu accompagnata a Montevarchi, a Dicembre riportata al MisericordIa Gr, poi alla Casa di Riposo Ferrucci di Grosseto, dove ancora si trova
Mentre scrivo a Lei accanto, senza averla mai lasciata nemmeno un giorno.

Dopo essere stato denunciato dal fratello di Anna, attendo l'esito della mia vicenda legale.
Se dovessi mancare, Anna, che ha bisogno di uno che la sostenga in tutto, diventerebbe la vera vittima di questa dolorosa vicenda.

Ho imparato che per non sbagliare occorre evitare di parlare ed agire.
Ma se rinascessi, aiuterei ancora mia Madre, con cui ho vissuto sempre fino al 93, quando morì', e la mia seconda Madre, Edvige ...









martedì 7 marzo 2017

Inclemente

Inclemente ... La patata bollente


Uscita dalla nera terra di un paese della bassa campagna Tosca, la grossa patata si guardo' attorno e goffamente si diresse verso un ampio caseggiato ...

Busso' alla porta robusta di rovere ... Una donna dalle possenti fattezze le apri' e la indusse ad entrare.

La cucina ampia e fumosa era illuminata da un grande fuoco in un ampio camino.

Repentinamente la donna afferrò' la povera patata e la sistemo' sotto la brace rovente, piazzandole sopra una capace recipiente di ferro ...

Dopo qualche tempo la donna si assopì' sopra una ampia sedia e la patata riprese i sensi, rendendosi conto di essere rinchiusa.

Il fuoco si era quasi spento e comincio' a sollevare il recipiente ancora tiepido, appoggiato ad un ramo semibruciato.

Usci' e si diresse verso l' uscio infilando la gattaiola.

Era tutta affumicata, ma non ustionata.
Era una patata bollente.
Rotolava allegra lungo campi e torrenti, finché' giunse ad un ponte, oltre il quale biancheggiava una città'.

Arrivo' poi in una piazza, oltrepasso' un cancello e in un piccolo giardino la raccolse un bambina.

Subito fece amicizia con la famiglia che abitava in casa.
Giocava con la bambina, ma un giorno mentre la teneva in braccio la fece cadere in terra, con gravi effetti.
  
A casa erano costernati per il comportamento ottuso della patata bollente e la mandarono a studiare a Pisa in una prestigiosa università' fuori del normale e che tuttavia tutti chiamavano ... Normale ...

Prima di partire per la normalizzazione che poi risulterà' fallace, lo sventato tubero 
mentre la teneva imprudentemente in braccio fece cadere la Sorellina più' giovane procurandole un doloroso trauma cranico con prolungati risentimenti neurologici destinati a produrre per anni effetti perniciosi nella coordinazione dei movimenti e persino nel modo di scrivere a scuola.

Purtroppo la notte e spesso il pomeriggio la patatina sempre più' bollente giocava a carte con vario compagni di università' e studiava poco, tanto da essere esclusa dalla normale e indotta a iscriversi all'università' più' che normale ...

Tornata nella sua città' di residenza, il bollente tubero mise le sue bollenti temperature a disposizione delle locali scuole di calibro medio inferiore, fino a chiudere la carriera in un istituto 'superiore' che gli ricordava tante atmosfere campagnatiche.

Qui resto' poco tempo, preoccupato dal comportamento di un gruppo di discenti dediti a pratiche assai discutibili.

La temperatura della patatina era ancora bollente quando si mise di buona lena ad affittare parte della sua taverna a gente amante del rispetto e della famiglia ...

Adesso è' un patatone, ed è' sempre bollente e progetta di espandersi al mare, verso Mons Argentarius ... 
...Con il suo stile ... Bollente ... E goffo ...

Prima di tuffarsi in queste avventate mire e di mostrare voglia attaccare una postazione Sannita, sposatasi la sorella con un insegnante collega e realizzato il suo sogno di una ultra decennale vita lontano dalla casa materna, in cui Madre e Sorella conducevano una eroica vita di sacrifici senza aiuto alcuno, dopo la morte del Marito,
dopo un grave malattia della Sorella stessa, rimasto a casa con la vecchia Madre il cognato, si era guardato bene dal porgere un aiuto qualsiasi ai tre Parenti.

Eppure sapeva bene quale fosse la loro condizione ...

Si sa come dalla Morte di Gesù' tutta l'umanità' abbia tratto beneficio per  sempre, ma certo due in modo immediato: Barabba e il Ladrone a cui fu promesso un immediato soggiorno in Paradiso, perché' era morto con benevolo atteggiamento accanto a Dio ...

martedì 21 febbraio 2017

Nihil male qui minume dixit fecitque...

Nihil male qui minime dixit
Nihil male qui nihil fecit ...





Quando si sposò, Gennaro venne a Grosseto dall'Argentario e si stabilì' nella casa della suocera, perché' in questo modo era più' agevole essere di aiuto alla ottuagenaria vecchia madre della consorte.

Non sapeva se è quando sarebbe tornato nella casa di Porto Santo Stefano.
L'altro figlio abitava con la moglie in una zona poco oltre via Emilia.
Il provveditorato scolastico lo aveva assegnato ad un scuola di Orbetello, dopo che il Liceo della stessa cittadina lo aveva caldamente indotto a trasferirsi a Grosseto.

Nel frattempo, mentre lui di mattina era nella scuola di Orbetello, il fratello della Moglie, Anna, a sua insaputa aveva convinto Suocera e Moglie a vendere i fabbricati appartenenti alla anziana Madre e dividerli tra i figli, con un cospicuo conguaglio per il figlio.

Gennaro avvertiva quanto fosse forte l'ascendente di questo specie sulla Madre e come, pur avendo lasciato la casa materna nel 1982, secondo quanto consta senza restituire le chiavi di casa a Edvige, la Madre, poco dopo la morte del Padre, assai di rado tornava a far loro visita, accettando presumibilmente di fermarsi a pranzo senza ma ricambiare questa pratica, anche per il futuro.

Solo una volta avrebbe accompagnato la Madre nella sua nuova casa costruita in gran parte con capitali della di lui moglie, operatrice sanitaria, e della di lei sorella, medico, scattando foto che avrebbe esibito come prova della buona salute della Madre, in quel periodo curata dalla Figlia e dal marito, prima di un lungo periodo di allettamento successivo ad una caduta nell'Aprile 2008.

Durante quattro anni fino al Giugno 2012 la Madre era stata curata dalla Figlia e dal genero, Gennaro, senza nessun intervento da parte del figliolo e sua moglie e senza che mai fossero stati attuati tentativi di auto isolamento dal contesto.

Anzi tutta la famiglia di Edvige aveva diradato se non annullato le visite, limitandosi a poche telefonate e delegando ogni cura ad Anna e Gennaro.
Lo dimostra il fatto che il figliolo aveva continuato le sue sporadiche visite per descrivere solo i problemi personali per la cura delle case appartenenti quasi tutte alla moglie e per curare ritocchi alla proprietà' terriera acquisita a suo tempo con l'accordo sulla divisione e vendita dei beni materni realizzata al tempo in cui Gennaro insegnava a Orbetello.

Il figliolo della Maestra Edvige quando Gennaro era arrivato in casa da sposo di Anna Maria aveva detto che non gradiva telefonate, e per questo Gennaro, lungi dal voler entrare in autarchica competizione con un individuo che ostentava una specie di splendido isolamento, con un docente di matematica che non gli rivolgeva quasi mai la parola, aveva giocoforza consentito che le comunicazioni fra lui e Edvige avvenissero telefonicamente fra i due, senza certo augurarsi  che il figliolo si inventasse di dover prenotare le sue rare visite alla Madre per parlarle della manutenzione delle case della moglie e del suo rigoglioso orto di tutto attrezzato.

Lui telefonava a casa a quella ora di sera in cui non si dovrebbe fare, fra le nove e le dieci, parlava con Anna, poi si faceva telefonare da Edvige, col telefonino, realizzando a costo zero il suo progetto, di informarsi di qualsivoglia cosa senza scomodarsi dalla taverna della sua villetta.

Quando Anna ha avuto problemi di salute, fra i giorni 11 e 24 Aprile 2012, con ricovero al Misericordia di Grosseto, e con altro ricovero il 4 giugno con conseguente intervento chirurgico nel reparto di Andrea Coratti, il figlio di Edvige, pur avendo effettuato una delle sue visite a casa di Anna e della Madre il 14 maggio 2012 e pur avendo, sempre verso le dieci di sera di metà giugno, parlato con Gennaro, prima dell'intervento di Anna al colon e pochi minuti dopo con Anna in ospedale, non credo affatto abbia mai offerto assolutamente il suo aiuto nella circostanza specifica e meno che mai ne abbia dato plausibile proposta, e neppure mai abbia offerto sia alla Madre sia ad Anna nessun genere di conforto, di aiuto, di collaborazione.

In compenso si è' palesato come l'avversario più' accanito per Gennaro, marito di Anna, che da quando è' venuto ad abitare nella casa prima di Edvige e poi della Moglie, Anna Maria, non ha risparmiato le sue forze per aiutare le due Donne in ogni circostanza, e tutto sommato anche per aiutare il figliolo, che per realizzare le sue voglie di autonomia personale, professionale e coniugale, non mi pare sia stato vicino alle esigenze di Edvige e Anna.

Quando Edvige si sentì' male, il 29 giugno del 12', erano quasi tre mesi giorni che Gennaro continuava la sua assidua assistenza a Edvige, senza essere contattato mai dal figliolo e senza trascurare affatto di visitare mattina e sera Anna in ospedale.

Gennaro non aveva idea di quando Anna sarebbe stata dimessa, il prof Coratti gli aveva detto ...a giorni.

Ma purtroppo proprio tra il 22 e il 29 Giugno insorse una setticemia che mise in pericolo la stessa vita di Anna.

Il 29 Giugno mi rivolsi al 118 per Edvige, che fu portata il ospedale al pronto soccorso verso le 15...
La sera stessa Anna ed io avvertimmo il fratello e la mattina stessa mi dissero che Edvige non era più' al pronto soccorso ma era stata trasferita a Castel del Piano, nosocomio secondo me non attrezzato per le cure specifiche necessarie a mia Suocera.

All'Ospedale di Grosseto non furono rilevate ecchimosi o traumi, e nemmeno presenza di fondotinta, cosmetico che permane non più' di 24 ore sulla pelle, e tuttavia dopo 5 gg a Castel del Piano, cosa per me incongrua, furono rilevate cose del genere e furono anche svolte interviste a mio parere irregolari o a Edvige, che non avendo spontaneamente chiesto colloqui con il figlio da solo, e non essendo in grado di rispondere, come rilevato dai Medici, non era proprio in grado di coinvolgere la persona che per anni la aveva assistita, accompagnata, a cui Ella stessa scriveva gli Auguri negli onomastici, nei compleanni, a Pasqua e a Natale ...


quella stessa persona a cui aveva concesso la mano della Figlia in una sera di Gennaio, che la accompagnava all'Amiata in Estate , dal cardiologo dott d'Alonzo, dalla dott.ssa Batignani, medico di famiglia, in Chiesa, sempre accompagnati anche da Anna.

Dopo Castel del Piano Edvige fu portata all' Ospedale di comunità'. Di Grosseto e qui mori' il 17 Luglio 2012 ...

Anna dopo tre mesi al Misericordia di Grosseto fu accompagnata a Montevarchi, a Dicembre riportata al MisericordIa Gr, poi alla Casa di Riposo Ferrucci di Grosseto, dove ancora si trova
Mentre scrivo a Lei accanto, senza averla mai lasciata nemmeno un giorno dalla mattina quando viene tolta dal letto e messa sulla sedia a rotelle alla sera quando si addormenta ...

Dopo essere stato denunciato dal fratello di Anna, attendo l'esito della mia vicenda legale.

Se dovessi mancare, Anna, che ha bisogno di uno che la sostenga in tutto, diventerebbe la vera vittima di questa dolorosa vicenda.

Ho imparato che per non sbagliare occorre evitare di parlare ed agire.
Ma se rinascessi, aiuterei ancora mia Madre, con cui ho vissuto sempre fino al 93, quando morì', e la mia seconda Madre, Edvige ...
... e naturalmente le loro due Figlie ...


§§§
§§
§







sabato 3 settembre 2016

mentem mortalia tangunt




https://img1.blogblog.com/img/icon18_wrench_allbkg.png




 
Fumo di fiume
sabato 4 giugno 2016

Felix qui potuit rerum cognoscere causas ...

https://www.facebook.com/Juvetta?ref=tn_tnmn

... Infandum regina jubes renovare dolorem ...

...

Le Muse erano figlie di Mnemosune e da esse i Poeti, sotto la guida di Apollo, traevano ispirazione, sia per le opere storiche che per quelle puramente. affidate alla Fantasia, che quindi opera anche in quell ambito scientifico che si ritiene esclusivo conoscitore della realtà sostanziale e fenomenica

Eppure spesso la Fantasia produce conoscenze reali, mentre la scienza, la fisica, la matematica si basano su verità assiomatiche e assolute di tipo quasi religioso e mitico

Che dire delle affermazioni sul punto, infinitamente piccolo e infinitamente sconfinato ...?

E sulla retta infinita che assembra ad una circonferenza conforme ?

E sul numero arbitrariamente legato ad un valore immutabile, salvo mutamenti comunemente accettati ?

Sono verità assiomatiche che assembrano alle verità di base della linguistica sul segno, arbitrariamente connesso ad un significato astratto e concettuale comunemente accettato ed esso stesso significante materiale, fisico

&

Qualcuno ha descritto Einstein come un donnaiolo, poco amante dell igiene, capace di fantasticare e definire fra fisica innovativa e matematica creativa le leggi per molti rivoluzionarie della gravità e del cosmo ... O dei cosmi ...

Qualcun altro ha dato del bugiardo a Omero per la natura fantastica delle sue descrizioni di eroi,    
viaggi, battaglie, esasperatamente vitali e ad Erodoto per la sua storiografia simile ad una catena di favole quasi a volte romanzata.

&

Gian Battista Vico, filosofo napoletano ignorato proprio a Napoli, disse la sua ...
... Verum ipsum factum ...  

Quello che l Uomo fa e' verità ...

&

Ebbene, quando scendiamo dalle sfere cosmiche, scientifiche e storico letterarie alla nostra realtà' effettuale, ci risulta diabolico l atteggiamento di chi ci attribuisce artatamente, magari protetto da persone influenti o malavitosamente abili, atti o azioni che non abbiamo commesso e che proprio il fantasmagoricamente vitale assertore, per il passare del tempo e il venir meno dei testimoni probabili, rende possibili alle orecchie ignare di chi ascolta.

Per questo la scienza, specie la medicina, poesia in parte, scienza in altra, perché' creatività' e fantasia, unite alla sperimentazione scientifica, scivola a volte nella prevalenza della creazione fantastica di Omero ed Erodoto e dimentica la sua asserita provenienza dalle regioni scientifiche della verifica e della sperimentazione.

Un tempo Parentes erano i Genitori, tutti gli atri Umano, se lo sono, sono estranei, anche quelli che chiamiamo erroneamente ... Parenti ... E tuttavia anche gli estranei a volta sono migliori di questo, e personalmente li ho sempre trovati preferibili nei rapporti sociali e nelle relazioni umane ...

Perché' ?
Conticuere omnes intentaque ora tenebant ...
Se un parente che non sia un Genitore assiste ad un avvenimento, lo riferisce in base al suo stato momentaneo, al suo grado di attenzione, al punto di osservazione ... 
È così  che ogni testimone riferisce paradossalmente qualcosa di diverso.

Occorrerà' dirimere e scegliere per giudicare.

Ma a quanto riferito dal parente ordinario occorrerà' aggiungere una sorta di effetto alone dovuto alla confidenza, ai rancori, al l'affetto o meno, agli interessi, alla competitività  ...

Se poi si valuta una testimonianza di un persona che qualcuno a torto o ragione, con idea tempestiva o tardiva, originale o indotta, ritiene essere stata maltrattata, occorre che questa persona abbia idoneità ad un eloquio comprensibile, esprima in qualche modo atteggiamento consenziente e spontaneo, e soprattutto non si esprima con poche e sparute parole, massimamente se queste poi siano quasi suggerite e richieste.

Insomma la Verità non è' pilotabile, e spesso le cose fatte a fin di bene, anche nella ricerca della  Verità', portano ad summam injuriam ...

&

La realtà  può essere ... Soggettiva, oggettiva, contestuale, letteraria e linguisticamente espressa ...

...

Almeno ...

Veritas omnes patet ... Nondum est occupata  ...

http://gramatikus.blogspot.it

&

... Infandum regina jubes renovare dolorem ...

... Repetita juvat ...

Le Muse erano figlie di Mnemosune e da esse i Poeti, sotto la guida di Apollo, traevano ispirazione, sia per le opere storiche che per quelle puramente. affidate alla Fantasia, che quindi opera anche in quell ambito scientifico che si ritiene esclusivo conoscitore della realtà sostanziale e fenomenica

Eppure spesso la Fantasia produce conoscenze reali, mentre la scienza, la fisica, la matematica si basano su verità assiomatiche e assolute di tipo quasi religioso e mitico

Che dire delle affermazioni sul punto, infinitamente piccolo e infinitamente sconfinato ...?

E sulla retta infinita che assembra ad una circonferenza conforme ?

E sul numero arbitrariamente legato ad un valore immutabile, salvo mutamenti comunemente accettati ?

Sono verità assiomatiche che assembrano alle verità di base della linguistica sul segno, arbitrariamente connesso ad un significato astratto e concettuale comunemente accettato ed esso stesso significante materiale, fisico

&

Qualcuno ha descritto Einstein come un donnaiolo, poco amante dell igiene, capace di fantasticare e definire fra fisica innovativa e matematica creativa le leggi per molti rivoluzionarie della gravità e del cosmo ... O dei cosmi ...

Qualcun altro ha dato del bugiardo a Omero per la natura fantastica delle sue descrizioni di eroi,    
viaggi, battaglie, esasperatamente vitali e ad Erodoto per la sua storiografia simile ad una catena di favole quasi a volte romanzate

&

Gian Battista Vico, filosofo napoletano ignorato proprio a Napoli, disse la sua ...
... Verum ipsum factum ...  

Quello che l Uomo fa e' verità ...

&

Ebbene, quando scendiamo dalle sfere cosmiche, scientifiche e storico letterarie alla nostra realtà' effettuale, ci risulta diabolico l atteggiamento di chi ci attribuisce artatamente, magari protetto da persone influenti o malavitosa,ente abili, atti o azioni che non abbiamo commesso e che proprio il fantasmagoricamente vitale assertore, per il passare del tempo e il venir meno dei testimoni probabili, rende possibili alle orecchie ignare di chi ascolta.

Per questo la scienza, specie la medicina, poesia in parte, scienza in altra, perché' creatività' e fantasia, unite alla sperimentazione scientifica, scivola a volte nella prevalenza della creazione fantastica di Omero ed Erodoto e dimentica la sua asserita provenienza dalle regioni scientifiche della verifica e della sperimentazione.

Un tempo Parentes erano i Genitori, tutti gli atri Umano, se lo sono, sono estranei, anche quelli che chiamiamo erroneamente ... Parenti ... E tuttavia anche gli estranei a volta sono migliori di questo, e personalmente li ho sempre trovati preferibili nei rapporti sociali e nelle relazioni umane ...

Perché' ?
Conticuere omnes intentaque ora tenebant ...
Se un parente che non sia un Genitore assiste ad un avvenimento, lo riferisce in base al suo stato momentaneo, al suo grado di attenzione, al punto di osservazione ... 
È così  che ogni testimone riferisce paradossalmente qualcosa di diverso.

Occorrerà' dirimere e scegliere per giudicare.

Ma a quanto riferito dal parente ordinario occorrerà' aggiungere una sorta di effetto alone dovuto alla confidenza, ai rancori, al l'affetto o meno, agli interessi, alla competitività  ...

Se poi si valuta una testimonianza di un persona che qualcuno a torto o ragione, con idea tempestiva o tardiva, originarsi a o indotta, ritiene essere stata maltrattata, occorre che questa persona abbia idoneità ad un eloquio comprensibile, esprima in qualche modo atteggiamento consenziente e spontaneo, e soprattutto non si esprima con poche e sparute parole, massimamente se queste poi siano quasi suggerite e richieste.

Insomma la Verità non è' pilotabile, e spesso le cose fatte a fin di bene, anche nella ricerca della  Verità', portano ad summam injuriam ...

&

La realtà  può essere ... Soggettiva, oggettiva, contestuale, letteraria e linguisticamente espressa ...

http://gramatikus.blogspot.it

...

Almeno ...

Veritas omnes patet ... Nondum est occupata  ...

&

     Maxuma est amentia in eorum fide spem habere
Quorum perfidia totiens deceptus sis ...


&&


De januarensi facie bipolari Ruphus Samnis fabula ...

http://gennarodj.blogspot.it

         &

     Il dieci aprile dell anno dodici Anna Maria si sentì male verso le sedici mentre era dalla parrucchiera di via Fiume
     Ne fui avvisato per telefono e corsi dove Anna si trovava ... Era quasi svenuta e aveva avuto conati di vomito
     Più tardi la dottoressa Batignani in ambulatorio in via Bolzano ci disse che se Anna si fosse sentita debole sarebbe stato necessario il ricovero.
     Così fu fatto il mattino successivo dopo aver sentito il cardiologo, dott. Cresti.

     Anna rimase dall undici al ventiquattro aprile circa all ospedale grossetano della Misericordia e fu dimessa per poter continuare la sua vita ordinaria, ma a casa dopo un breve periodo iniziarono emorragie intestinali e presto sentimmo la sua dottoressa che ci mandò dal dottor Corsetti gastroenterologo del misericordia insieme al dott Quaranta che l aveva curata dall undici  al ventiquattro aprile e al dott Matergi.

     Finalmente il tre giugno, dopo vari cambiamenti nella terapia è una serie di iniezioni effettuate da una infermiera della Salus, Anna era giunta a uno stato di spossatezza eccessivo.
     Sentii mia sorella a telefono, perché ANNA DESIDERAVA OPERARSI, NEL CASO, A SIENA, MA mi sentii rispondere che a Grosseto erano più efficienti ...

    &

    Il giorno dopo effettuai una telefonata al pronto soccorso e Anna fu ricoverata. 

    Due settimane prima il fratello di Anna era stato a casa per una breve visita e, pur considerando le condizioni di ordinaria emergenza in cui si presentava la madre Edvige, da quattro anni volontariamente a letto ma non assolutamente immobilizzata, visto che pranzava e cenava in sala e si serviva del bagno sia pure sempre accompagnata dalla figlia prima dei ricoveri e dallo scrivente dopo, e le condizioni di convalescenza turbata dai malori sopra accennati, non aveva affatto offerto, non che ne fosse obbligato, alcun tipo di sostegno o aiuto, pur essendo sposo di una infermiera e cognato di una dottoressa funzionario della Asl.

    Dopo più di due settimane, fu prospettata in ospedale la necessità di un intervento non per  ulcera duodenale, come aveva accennato il dott Corsetti prima del quattro giugno, ma per colite ulcerosa ... colectomia con impianto della stomia.

    Nella prima decade di giugno il fratello di Anna mi aveva telefonato a casa chiedendomi notizie di Anna, più che altro, ed io lo avevo esortato a farle visita

&

    Erano le dieci di sera passate, ma sembra che abbia seguito il mio consiglio, pur senza aver parlato con Anna di nessun possibile intervento suo di nessun genere.

    Prima che Anna si ricoverasse, a fine maggio, la Madre di Massimo Vittori una mattina volle spontaneamente chiamarlo con il cellulare, visto che godeva di una buona funzionalità dii mente e di autonomia di di movimenti, tranne che per le gambe da tempo indebolite anche dalla volontaria e spontanea posizione di riposo, e, forse amareggiata dalle forme epicuree di late biosas sempre palesate dal figlio ... gli diede il pleonastico consiglio di ... Stare alla larga ... Se non voleva danneggiare e turbare la famiglia in un momento troppo concitato 

    Dal tempo in cui ero arrivato a Grosseto per vivere con Anna come suo marito, Massimo aveva spinto Edvige, la Madre, e Anna, la sorella, a dividere la proprietà immobiliare materna prospettando profeticamente e con filiale ed escatologica delicatezza, in caso contrario dissidi e dissapori amari e dolorosi per le care parenti

    Da parte mia ero troppo impegnato a conservare il posto di lavoro insidiato da una situazione scolastica e didattica divenutami avversa dal millinovecentonovantasei, anno in cui era stata approvata dal Liceo Classico orbetellani il mio lungo lavoro sulla Carta dei diritti e doveri nella Scuola, approvato dal Collegio dei docenti, per potermi validamente opporre a queste manovre economiche destinate ad indebolire EDVIGE ED ANNA MARIA, vista la cospicua somma di conguaglio a favore del figlio fratello dell una e dell altra ...

   Ne è testimonianza una scrittura privata redatta a mio parere da Massimo con ridondante sintassi e stile ampolloso ... e proposta a Anna e Edvige in mia assenza in quanto impegnato a scuola ad ... Orbetello.

    Posso serenamente dire che, giunto a Grosseto nel novantasette, ho potuto osservare che la casa e il giardinetto di Edvige erano davvero bisognosi di cure e lavori manuali di ogni genere, e non ho mai avvertito traccia di qualsiasi tipo di attivita ausiliare per pura pieta filiale da parte del
Primogenito, che sempre, anche successivamente, aveva esercitato un diritto non so quanto sacrosanto ad una forma di unilaterale assenteismo domestico ... Presentia absens ...

     Effettuata l operazione al colon, primario Andrea Coratti e chirurgo Massimo Calabrese, 
Per qualche giorno le cose parvero andare bene, ma poi si presentò una infezione pericolosissima che i medico non riuscirono a controllare ne a debellare.

     Nel frattempo, il ventinove giugno, dopo aver passato la prima parte della giornata a curare la prima colazione di Edvige e poi a prepararle il pranzo con un minestrone a base di verdura, macinato, lenticchie, patate, pastina ... nonché a svolgere le essenziali operazioni di igiene personale ... E dopo essere stato in ospedale a visitare Anna, tornato a casa per servire il pranzo a Edvige ho notato che aveva difficoltà di movimento alla mano destra, non riusciva a coordinare i movimenti per il pasto e stentava ad articolare correttamente i suoni del linguaggio per una sorta di afasia

     Avvertii Anna e chiamai il pronto soccorso

     Edvige fu ricoverata e in serata vennero il figlio e la sposa

     Ebbi uno scambio di idee poi salii da Anna

     Una dottoressa ... Dott Fulminis ... mi aveva detto che Edvige aveva avuto un ictus


     Il mattino dopo a telefono mi dissero che Edvige era stata dimessa è portata a Castel del Piano.

     Nel centro assistenza anziani di quel paese quasi una settimana dopo vennero effettuati rilievi sulla persona della cara Edvige in seguito ai quali Massimo  mi denuncio per una serie di trascuratezze ipoteticamente da me compiute mentre mi prendevo cura di mia Suocera, avvalendosi dell intervento di personale del Codice Rosa

     Stranamente, con più giorni di ritardo, e dopo che al pronto soccorso di Grosseto non erano state rilevate anomalie nell aspetto generale della persona

     Curioso pure che Edvige non sia stata sottoposta a terapie o per lo meno,  ut videtur, ad accertamenti neurologici, prima di essere inviata ad attenzioni puramente palliative

     Dopo un periodo di permanenza a Castel del Piano, mia Suocera fu trasferita per intervento probabilmente dei servizi sociali all ospedale di comunità di Grosseto al secondo piano del misericordia

     Qui il diciassette di luglio poco meno che alle sette del mattino Edvige è morta e su una situazione della persona riferibile a questo giorno e passate quasi altre dieci giornate è stato effettuato l esame autoptico dalla dott.ssa Turillazzi

      &

      Nel 1999, un anno dopo il matrimonio di Anna e mio, Edvige si persuase, anche grazie alle pressioni del figlio, che in caso contrario prospettava gravi dissidi in famiglia, a liberarsi del personale patrimonio immobiliare alienandolo a favore di Anna e del figliolo, che ebbe anche un cospicuo rimborso a conguaglio in quanto, dopo una operazione di valutazione dei beni svolta in forme non so quanto ufficiali da un 'esperto' suo parente, la casa attribuita alla sorella Anna era di valore superiore  ... 

...repetita iuvant ...

      La somma incassata dal fratello di Anna fu di circa 172.000.000 di Lire e derivo dalla vendita di un immobile sito lungo il Corso di Campagnatico

      Quel notevole sacrificio economico lascio un lunga traccia di sacrIfici e di rinunce nella realtà quotidiana di Edvige e Anna, tenendo conto che i Provveditorato agli Studi di Grosseto mi aveva assegnato a sedi lontane da Grosseto stessa, con notevole dispendio di energie umane e meccaniche.
        In questo frangente ebbe inizio , e non da parte mia, la politica strategica del ...  late biosas, vivi nascosto ... Epicureo 
...
        politica strategica a mio avviso seguita dal mio accusatore in praesentiarum, che non si è mai sognato di invitare una sola volta a pranzo, in una delle sue villette, me o Anna, anche se era pure stato al nostro matrimonio ...

      Negli anni a venire è sempre stato così, mai nessuno si è sognato di allontanare  uno che non è stato vicino mai, anche se era evidente che da Figlio avrebbe dovuto lui stesso proporre, organizzare, sempre con l armonico consenso mio e di Anna, che abbiamo provveduto alla assistenza medica e umana più intensa che potessimo e riuscissimo a realizzare.

      Non è bello essere rimasti accanto a Edvige quando i pochi amici si eclissavano e sentirsi trattati, parlo per me, come un asteroide bipolare che tutto cerca di fare e decidere, seccando le foglie dell alberello della Famiglia desideroso della fresca acqua posseduta da un lontano e sovraoccupato, fra Parenti Vip e nipotini a quattro ante, cani, gatti e ricci, corsi di cucina et cetera, paraCincinnato ... Come ama sognare di essere ...

       Ma ... Nemo Propheta in patria ... Berremo a quell amaro calice, sia quello di Socrate che del Galileo ...

       Nella nostra Famiglia Edvige prendeva le decisioni, Anna era il suo Angelo ed io il loro 'coadiutore', ut ita dicam.

      Se una persona ha mai prevaricato, questa è quella che s/consolata mente ora si veste da esule o inconsolabile fuoriuscito, permettendosi ora che una persona che ha aiutato Edvige sia additata come un impostore, e non come un coadiutore travolto dalla malasorte.

       Manco la Fortuna, non l onore

       Forse vuole paragonarsi a Nostro Signore ...

      Evidentemente, anche se non ho mai parlato di me come Pastore Molisano, credo di essere fiero di esserlo in eterno, mentre chi è console, lo è a metà e solo per un anno ...

      Ma è dura la vita quando pur non essendo soli occorre portare un Genitore sulle spalle ... Altri tempi ...

&

      Nel 2010  sempre il fratello aggiusto la proprietà sua in località Barca vecchia, lungo  l'Ombrone, scambiando con Edvige e Anna la collocazione di proprietà di un triangolo di terreno

      Infine nell'anno in corso il fratello di mia Moglie ha chiesto al Giudice Tutelare di poter effettuare una inversione di proprietà del terreno presso la Barca attribuendo a lui la metà del terreno ereditata da Edvige confinante con la terra adiacente alla propria abitazione e ad Anna quella prossima all'Ombrone, costituita da terreno sassoso e poco adatto alla coltivazione, così escludendola anche dalla rendita annuale derivante dal l'affitto a beneficio della famiglia Piero e Lido Bambagioni

       Di tale affitto non si conosce la destinazione dal 2011 almeno, visto che presumibilmente 
Dopo essere stato riscosso dal figlio di Edvige nella sua interezza, ne venivano consegnati i due terzi a Edvige e Anna

        
       Quanto sopra non per difendermi dalla affermazione critica fatta da qualcuno in sede di famiglia di Avere 'allontanato' mio cognato, quanto per mostrare come sia stato lui ad operare azioni di estraniamento verso sua Madre e sua Sorella, forse per creare una giustificazione alla sua 'praesentia absens'

       In una mattina di fine Maggio, di nuovo ricordiamolo, in uno dei giorni difficili in cui Anna era a casa dopo il primo ricovero in ospedale, dall'11 al 24 Aprile circa, senza tuttavia avvertire alcun positivo effetto, ma anzi aggravandosi il suo stato fino al secondo ricovero del 4 Giugno, Edvige telefono al figlio, dopo averne constatato la scarsa volontà collaborativa e la completa lontananza, pur essendo informato della condizioni di Edvige da anni e di Anna di recente, lo critico esplicitamente per
Il suo comportamento

        Il figlio era stato in visita da Edvige a metà maggio, ed era perfettamente informato delle sue condizioni e di quelle della sorella Anna, e tuttavia, senza fargliene nessuna colpa specifica, come suo solito dai primi anni '80 non aveva preso alcuna iniziativa per risolvere un sia pur minimo problema, lasciando questo compito esclusivo ad Anna e a suo marito

         &

        Per integrare quanto sopra, posso dire di non avere mai avuto litigi o alterchi con miei Alunni in qualsivoglia Scuola, ma anzi di aver sempre amato e rispettato, specie fino a quando indicato da qualcuno in recenti note poco precise, ossia al 1982.

         Non credo alla esistenza delle malattie assembrate a idee platoniche, e meno che mai alla depressione, che altro non è che una debilitazione dovuta a forme di persecuzione contestuale, sociale o familiare.

         Opera naturale e ch uom favella
Ma così o così natura lascia
Poi fare a voi secondo che l abbella ...

           &

            Attualmente Anna Maria si trova nella Casa di Riposo Francesco Ferrucci a Grosseto.
            Ha bisogno di cure e attenzioni.
            Con Lei passo tutto il giorno, aiutandola come a Lei piace e sperando di non essere
Ostacolato da imprevisti vari ...

           &

        ...   Sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt.  ...


&.     &&

&



Summum jus summa injuria



Summum jus ...

https://www.facebook.com/Juvetta?ref=tn_tnmn

Summum jus ...
Summa injuria .

http://gennarodj.blogspot.it

&

Quasi novantenne, Sofocle fu condotto in tribunale dai figli, che volevano sollevarlo dall onerosa amministrazione dei beni di famiglia ...
Il grande poeta tragico non si difese, ma recito Antigone, cantando la storia di una Sorella autentica e degli infelici Fratelli consumati dall Odio

Qualcuno ha detto che l Odio è il più potente antidepressivo

Non credo che esista la depressione psicologicamente parlando eppure una mia assai cara conoscente ha asserito in mia assenza che in un tempo indistinto le avrei detto di aver sofferto di depressione a nove anni ... Proprio quando lei è nata ... Spero non sia una forma di prosopopea ...

Così pare sempre questa amica abbia detto  ... 
https://www.facebook.com/Juvetta?ref=tn_tnmn
che nel 1982 ho polemizzato goffamente con un Alunno ...

E sempre nell 82 avrei palesato sintomi di melancolia euforica, in alternanza reciproca ...
In effetti in quell anno fu proprio lei con altra persona a polemizzare vivacemente con la Madre, e mia unica colpa fu di non intromettermi direttamente nella polemica.
Qualche mese dopo, nell 83, venne il mio turno, con una specie di bellum erga fratrem ... che si era interessato troppo, forse, al suo iter di studentessa universitaria chiedendo qualche semplice informazione sugli esami svolti.

Credo che nemmeno allora si sia incrinata la bella amicizia fra noi, fatta di una infanzia passata assieme, di un ginnasio e di un liceo trascorso fra versioni, temi e conversazioni su Enea e altri argomenti.

E tuttavia per altri molti anni, restai il fedele cane di famiglia, affiancato infine dal mio Argo ...

Poi ha omesso che fui da lei 'accompagnato', senza avermi prima reso edotto della cosa, nell 86 per una terapia psicagogica al Cim in Orbetello GR, entro le mura, con la ufficiosa benedizione della preside del liceo ove insegnavo con tutto l impegno possibile... Intra moenia dicebam  ...  e quindi a conoscenza di tutti senza necessità di fornire superflue spiegazioni, inutili e fuorvianti in una cittadina certo non a corto di interesse per cose altrui, con il precedente di un, senza minimalismo, fastidioso pestaggio da chi scrive subito da diverse decine di coraggiosi individui della Costa d Argento, e nemmeno che lei sarebbe stata accompagnata da me a Siena al Santa Maria l anno precedente per diversi mesi ... Novembre ... Marzo ...  per una psicagogica terapia conclusa con lusinghiero giudizio per me ed una forte esortazione ad un impegno ergastico per lei ...

&

 ...    ...    ...    Non credo di aver paura di rimproveri di chicchessia per le terapie consigliate alla scrivente e propedeutiche ad un trattamento scolastico riprovevole verso lo stesso in una scuola ove lo stesso anno si tolse la vita L ottima bibliotecaria e dove si svolsero poco dopo gravi atti di irriguardose pratiche fra alunni ...

Maxuma est ...


     Maxuma est amentia in eorum fide spem habere
Quorum perfidia totiens deceptus sis ...




&&




De januarensi facie bipolari Ruphus Samnis fabula ...




         &


   


  ... Felix qui potuit rerum cognoscere causas ...








































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